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Emicrania? La cannabis light può essere un rimedio. Ce ne parla Weedy Shop

Il CBD è potenzialmente in grado di alleviare tantissimi disturbi, tra cui l’emicrania.

È stato dimostrato che il CBD mantiene costanti i livelli di anandamide all’esterno della membrana cellulare, impedendone l’assorbimento. Tale processo potrebbe alleviare il dolore causato dall’emicrania. Il CBD, o cannabidiolo, è una delle molecole appartenenti alla famiglia dei cannabinoidi. Queste sostanze vengono principalmente prodotte dai tricomi della pianta di cannabis, e sembrano racchiudere innumerevoli effetti terapeutici. Il CBD ha ottenuto molta popolarità grazie alla sua capacità di trattare i sintomi di vari disturbi. Ha dimostrato un’azione antinfiammatoria, antiossidante, anti-convulsiva, e neuroprotettiva.

Il CBD ha ottenuto un’enorme popolarità non appena le testimonianze aneddotiche relative ai suoi effetti sono state diffuse sui media mainstream. Gli esperti pubblicano costantemente articoli sui presunti meccanismi d’azione della molecola, e stanno esaminando l’influsso del cannabinoide su modelli di infiammazione, stress ossidativo e convulsioni. Essendo privo di effetti inebrianti, il CBD è più facile da studiare ed è maggiormente accettato dal pubblico, rispetto al THC.

Tuttavia, gli scienziati stanno ancora analizzando solo la punta dell’iceberg. Devono ancora scoprire in che modo il CBD agisce nell’organismo, e gli studi clinici sono ancora limitati. Alcune ricerche hanno testato gli effetti della cannabis ricca di THC sui modelli di emicrania, ma la pianta contiene centinaia di composti fitochimici, inclusi cannabinoidi e terpeni, ognuno dei quali agisce in modo differente.

 

Il negozio aperto H24 si trova in via Cesare Battisti 24, in pieno centro ad Ascoli, in viale Marconi 128 ad Alba Adriatica e in via Piemonte a San Benedetto 103/b, a due passi dal bar Infinity.

Info al numero 3248169597.

Se vuoi scoprire le tipologie di cannabis light disponibili, con le relative descrizioni, vai al sito http://www.weedy-shop.com

Emicrania? La cannabis light può essere un rimedio. Ce ne parla Weedy Point

Il CBD è potenzialmente in grado di alleviare tantissimi disturbi, tra cui l’emicrania.

È stato dimostrato che il CBD mantiene costanti i livelli di anandamide all’esterno della membrana cellulare, impedendone l’assorbimento. Tale processo potrebbe alleviare il dolore causato dall’emicrania. Il CBD, o cannabidiolo, è una delle molecole appartenenti alla famiglia dei cannabinoidi. Queste sostanze vengono principalmente prodotte dai tricomi della pianta di cannabis, e sembrano racchiudere innumerevoli effetti terapeutici. Il CBD ha ottenuto molta popolarità grazie alla sua capacità di trattare i sintomi di vari disturbi. Ha dimostrato un’azione antinfiammatoria, antiossidante, anti-convulsiva, e neuroprotettiva.

Il CBD ha ottenuto un’enorme popolarità non appena le testimonianze aneddotiche relative ai suoi effetti sono state diffuse sui media mainstream. Gli esperti pubblicano costantemente articoli sui presunti meccanismi d’azione della molecola, e stanno esaminando l’influsso del cannabinoide su modelli di infiammazione, stress ossidativo e convulsioni. Essendo privo di effetti inebrianti, il CBD è più facile da studiare ed è maggiormente accettato dal pubblico, rispetto al THC.

Tuttavia, gli scienziati stanno ancora analizzando solo la punta dell’iceberg. Devono ancora scoprire in che modo il CBD agisce nell’organismo, e gli studi clinici sono ancora limitati. Alcune ricerche hanno testato gli effetti della cannabis ricca di THC sui modelli di emicrania, ma la pianta contiene centinaia di composti fitochimici, inclusi cannabinoidi e terpeni, ognuno dei quali agisce in modo differente.

Di seguito, scoprirete tutto ciò che c’è da sapere sull’emicrania e le più recenti scoperte scientifiche sull’argomento.

 

Weedy Point informa che ha provveduto a abbassare i prezzi delle migliori selezioni di cannabis mantenendo invariata la qualità delle genetiche, per dare la possibilità a chiunque di provare e gustare le migliori scelte.

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Emicrania, la cannabis light può curarla? Scoprilo con Weedy Shop

Il CBD, o cannabidiolo, è una delle molecole appartenenti alla famiglia dei cannabinoidi. Queste sostanze vengono principalmente prodotte dai tricomi della pianta di cannabis, e sembrano racchiudere innumerevoli effetti terapeutici. Il CBD ha ottenuto molta popolarità grazie alla sua capacità di trattare i sintomi di vari disturbi. Ha dimostrato un’azione antinfiammatoria, antiossidante, anti-convulsiva, e neuroprotettiva.

Il CBD ha ottenuto un’enorme popolarità non appena le testimonianze aneddotiche relative ai suoi effetti sono state diffuse sui media mainstream. Gli esperti pubblicano costantemente articoli sui presunti meccanismi d’azione della molecola, e stanno esaminando l’influsso del cannabinoide su modelli di infiammazione, stress ossidativo e convulsioni. Essendo privo di effetti inebrianti, il CBD è più facile da studiare ed è maggiormente accettato dal pubblico, rispetto al THC.

Tuttavia, gli scienziati stanno ancora analizzando solo la punta dell’iceberg. Devono ancora scoprire in che modo il CBD agisce nell’organismo, e gli studi clinici sono ancora limitati. Alcune ricerche hanno testato gli effetti della cannabis ricca di THC sui modelli di emicrania, ma la pianta contiene centinaia di composti fitochimici, inclusi cannabinoidi e terpeni, ognuno dei quali agisce in modo differente.

Di seguito, scoprirete tutto ciò che c’è da sapere sull’emicrania e le più recenti scoperte scientifiche sull’argomento.

L’emicrania è un mal di testa di intensità variabile, percepito come una pulsazione fastidiosa, generalmente su un solo lato della testa. Oltre a causare dolore persistente e spesso insopportabile, l’emicrania può generare altri sintomi come vomito, nausea e ipersensibilità a luce e suoni.

L’emicrania è un disturbo molto diffuso, e colpisce circa 38 milioni di individui solo negli Stati Uniti. Ne soffre circa il 6% degli uomini, e il 18% delle donne. Ben 5 milioni di cittadini statunitensi sperimentano almeno un’emicrania al mese.

Esistono vari tipi di emicrania, ciascuno con particolari sintomi. Il 70–90% della popolazione soffre di emicrania senza aura, che dura per 4–72 ore ed è contraddistinta da dolore pulsante ad un lato della testa. L’emicrania con aura è un altro tipo molto comune di emicrania, ed è accompagnata da vari sintomi di natura neurologica. I sintomi includono oscuramento parziale della vista, lampi luminosi, visione “a tunnel” e macchie scintillanti nel campo visivo. Un’altra forma di emicrania è l’emicrania cronica, che può persistere per più di 15 giorni al mese.

La causa esatta dell’emicrania è ancora ignota. Tuttavia, si ritiene che possa essere generata da alterazioni chimiche o nervose, o da malfunzionamenti dei vasi sanguigni nel cervello.

Gli studi condotti su questo argomento sono ancora allo stadio iniziale e pertanto incompleti, soprattutto a causa delle restrizioni a cui il CBD è stato sottoposto fino a poco tempo fa. Anche se non si è ancora giunti a conclusioni precise a livello scientifico, alcuni indizi suggeriscono che il CBD potrebbe contribuire a trattare l’emicrania.

L’efficacia di questa molecola deriva dalla sua interazione con il sistema endocannabinoide. Tale sistema è composto da siti recettori presenti in varie cellule sparse nell’organismo, e la sua azione regola numerosi processi fisiologici. I siti recettori sono chiamati recettori CB1 e CB2.
L’intero sistema è regolato da sostanze chimiche chiamate endocannabinoidi. Queste molecole hanno una struttura simile ai fitocannabinoidi, i cannabinoidi della pianta di cannabis, e quindi effetti analoghi anche sul corpo umano.

Si ritiene che il sistema endocannabinoide svolga un ruolo importante nel trattamento dell’emicrania, e che possa essere attivato tramite la somministrazione di CBD. Un articolo pubblicato nella rivista Experimental Neurology afferma che questo sistema potrebbe agire a livello centrale e periferico nell’elaborazione dei segnali di dolore.
Gli endocannabinoidi sarebbero in grado di inibire il rilascio dei neurotrasmettitori che controllano i segnali di dolore, interagendo con i recettori CB1. Secondo gli autori dell’articolo, il sistema endocannabinoide è un promettente strumento terapeutico, utile per ridurre l’infiammazione e il dolore fisiologico causati dall’emicrania.

Se questa ipotesi è corretta, la mancanza di endocannabinoidi nel sistema potrebbe contribuire allo sviluppo dell’emicrania e di altri disturbi. Tale condizione, nota come carenza clinica di endocannabinoidi, potrebbe rappresentare la causa primaria di emicrania in alcuni individui.

L’anandamide, o AEA, è uno dei vari endocannabinoidi prodotti dal corpo umano. Uno studio pubblicato nella rivista Neuroendocrinology Letters indica che questa molecola può stimolare o inibire l’attività di alcuni recettori della serotonina. Di conseguenza, l’anandamide potrebbe racchiudere potenziali effetti terapeutici per il trattamento dell’emicrania. Gli autori dell’articolo dichiarano che l’AEA ha un’azione tonificante sulla materia grigia periacqueduttale, un’area del cervello in cui ha origine l’emicrania.

Altre ricerche pubblicate nel Journal of Headache and Pain hanno esaminato il ruolo dell’anandamide sulle cavie animali. I test confermano che una disfunzione del sistema endocannabinoide può contribuire all’insorgenza di emicranie. Gli autori dello studio ipotizzano che modulare i recettori del sistema endocannabinoide, ad esempio somministrando AEA, può essere utile per trattare il dolore da emicrania.

L’olio di CBD potrebbe essere particolarmente efficace nel trattamento dell’emicrania grazie alla sua capacità di regolare i livelli di AEA, il cannabinoide endogeno in grado di alleviare gli attacchi di emicrania in determinate circostanze. È stato dimostrato che il CBD inibisce l’assorbimento di AEA e degli enzimi che degradano questa molecola. Pertanto, il CBD permette all’anandamide di circolare fuori dalla cellula per un periodo di tempo più lungo, esercitando l’effetto benefico citato precedentemente.

Il CBD può essere somministrato in vari modi. Chi ama fumare cannabis, può inserire i fiori ricchi di CBD all’interno di canne o vaporizzatori. Il CBD sta diventano sempre più popolare, e moltissime banche di semi scelgono di produrre varietà con concentrazioni di CBD elevatissime e dosi di THC quasi nulle.

Probabilmente il modo più semplice e discreto per assumere CBD è utilizzando l’olio di CBD. Questo olio può essere versato sotto la lingua, ed entra rapidamente in circolo nel flusso sanguigno. L’olio di CBD è disponibile anche in capsule, da assumere come integratore alimentare quotidiano.

Il CBD è praticamente privo di effetti collaterali. Se non avete mai assaggiato un prodotto contenente CBD prima d’ora, vi consigliamo di iniziare con un dosaggio basso, ed aumentare gradualmente la dose per valutare la reazione del vostro organismo.

 

Weedy Shop ricorda che è sempre attivo con il servizio di consegne a domicilio e/o spedizioni gratuite. Basta chiamare o scrivere al numero 3248169597.

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Il CBD è potenzialmente in grado di alleviare tantissimi disturbi, tra cui l’emicrania.

È stato dimostrato che il CBD mantiene costanti i livelli di anandamide all’esterno della membrana cellulare, impedendone l’assorbimento. Tale processo potrebbe alleviare il dolore causato dall’emicrania. Il CBD, o cannabidiolo, è una delle molecole appartenenti alla famiglia dei cannabinoidi. Queste sostanze vengono principalmente prodotte dai tricomi della pianta di cannabis, e sembrano racchiudere innumerevoli effetti terapeutici. Il CBD ha ottenuto molta popolarità grazie alla sua capacità di trattare i sintomi di vari disturbi. Ha dimostrato un’azione antinfiammatoria, antiossidante, anti-convulsiva, e neuroprotettiva.

Il CBD ha ottenuto un’enorme popolarità non appena le testimonianze aneddotiche relative ai suoi effetti sono state diffuse sui media mainstream. Gli esperti pubblicano costantemente articoli sui presunti meccanismi d’azione della molecola, e stanno esaminando l’influsso del cannabinoide su modelli di infiammazione, stress ossidativo e convulsioni. Essendo privo di effetti inebrianti, il CBD è più facile da studiare ed è maggiormente accettato dal pubblico, rispetto al THC.

Tuttavia, gli scienziati stanno ancora analizzando solo la punta dell’iceberg. Devono ancora scoprire in che modo il CBD agisce nell’organismo, e gli studi clinici sono ancora limitati. Alcune ricerche hanno testato gli effetti della cannabis ricca di THC sui modelli di emicrania, ma la pianta contiene centinaia di composti fitochimici, inclusi cannabinoidi e terpeni, ognuno dei quali agisce in modo differente.

Di seguito, scoprirete tutto ciò che c’è da sapere sull’emicrania e le più recenti scoperte scientifiche sull’argomento.

 

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Il CBD è potenzialmente in grado di alleviare tantissimi disturbi, tra cui l’emicrania.

È stato dimostrato che il CBD mantiene costanti i livelli di anandamide all’esterno della membrana cellulare, impedendone l’assorbimento. Tale processo potrebbe alleviare il dolore causato dall’emicrania. Il CBD, o cannabidiolo, è una delle molecole appartenenti alla famiglia dei cannabinoidi. Queste sostanze vengono principalmente prodotte dai tricomi della pianta di cannabis, e sembrano racchiudere innumerevoli effetti terapeutici. Il CBD ha ottenuto molta popolarità grazie alla sua capacità di trattare i sintomi di vari disturbi. Ha dimostrato un’azione antinfiammatoria, antiossidante, anti-convulsiva, e neuroprotettiva.

Il CBD ha ottenuto un’enorme popolarità non appena le testimonianze aneddotiche relative ai suoi effetti sono state diffuse sui media mainstream. Gli esperti pubblicano costantemente articoli sui presunti meccanismi d’azione della molecola, e stanno esaminando l’influsso del cannabinoide su modelli di infiammazione, stress ossidativo e convulsioni. Essendo privo di effetti inebrianti, il CBD è più facile da studiare ed è maggiormente accettato dal pubblico, rispetto al THC.

Tuttavia, gli scienziati stanno ancora analizzando solo la punta dell’iceberg. Devono ancora scoprire in che modo il CBD agisce nell’organismo, e gli studi clinici sono ancora limitati. Alcune ricerche hanno testato gli effetti della cannabis ricca di THC sui modelli di emicrania, ma la pianta contiene centinaia di composti fitochimici, inclusi cannabinoidi e terpeni, ognuno dei quali agisce in modo differente.

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Emicrania? La cannabis light può darti sollievo. Scopri come con Weedy Shop

Il sistema endocannabinoide e il CBD
Grazie agli studi sempre più frequenti sulla marijuana e marijuana legale, con un occhio di riguardo maggiore per il cannabidiolo, è venuta alla luce una nuova teoria in cui i ricercatori spiegano che la carenza di endocannabinoidi potrebbe essere l’origine dell’emicrania.

I cannabinoidi come il CBD o il THC aumentano gli endocannabinoidi nel corpo e possono combattere l’emicrania aumentandone i livelli nell’organismo. Si pensa positivamente sulla sua efficacia poiché il corpo produce già questa sostanza naturalmente, comunque gli studi sono ancora in corso.

Quali sono i fattori scatenanti dell’emicrania?
Quasi tutti i fattori scatenanti dell’emicrania o cefalea tensiva sono riconducibili allo stress. Lo stress esaurisce gli endocannabinoidi.
Ciò suggerisce che più sei stressato e più CBD avrai bisogno per ripristinare i livelli di endocannabinoidi. Si raccomanda sempre di non esagerare e di aumentare il dosaggio solamente in caso di chiara necessità e su consiglio del medico.

Inoltre, non utilizzare lo stesso dosaggio di un tuo amico o conoscente per curare l’emicrania. Infatti, come ogni persona risponde al CBD in maniera differente, anche i livelli di endocannabinoidi nel tuo sistema variano da persona a persona.

La causa dell’emicrania influisce nel dosaggio di CBD?
Si, la causa dell’emicrania influisce sul dosaggio del CBD perché la patologia può derivare da diversi stati: stress e ansia.
In caso di cefalea ed emicranie dovute all’ansia, ci sono altri fattori da tenere in considerazioni e diversi metodi di cura e correlazione tra CBD ed ansia. In caso di ansia, l’olio di CBD può aiutarti ad eliminare totalmente i mal di testa, mentre nel caso di una lesione al collo, il CBD può alleviare il dolore.

Il dosaggio CBD da assumere dipenderà da quanto sono forti le emicranie e i dolori.

Come assumere il CBD per emicrania
Esistono diversi modi per assorbire il CBD:

  • Per inalazione
  • Per via orale (caramelle, capsule)
  • Per via sublinguale
  • Per via topica (crema)

Questo articolo si concentrerà sugli estratti di canapa legale che prendi per via sublinguale o orale, anche perché nelle altre forme il dosaggio è già concentrato e specifico, ma puoi leggere i pro e contro di ogni modalità di assunzione.
Infatti, trattare un dolore al collo con la crema di canapa per lenire i nervi associati all’emicrania, avrà una dose diversa di CBD rispetto a una dose sublinguale che prendi per aumentare i livelli totali di endocannabinoidi presenti nel corpo.

Come trovo il dosaggio di CBD giusto contro l’emicrania?
Trovare il dosaggio giusto per curare la propria emicrania non è facile e può richiedere settimane e in alcuni casi mesi.
Per prima cosa chiedi il parere del tuo medico.

Una regola valida per tutti è iniziare con una dose di estratto di canapa legale a basso contenuto di CBD, per poi aumentare se non si ottengono i risultati desiderati. Dosi eccessive di CBD in alcuni casi può portare ad un aumento dello stress, dell’infiammazione e dell’emicrania stessa, anche se è un avvenimento molto raro.

I ricercatori e i medici, consigliano di iniziare con una piccola dose, come 5 mg al giorno, e di aumentare quella dose di 5 mg ogni settimana fino a quando non ti senti meglio. Se noti qualcosa di insolito nel tuo corpo diminuisci il dosaggio e avverti il tuo medico.

Dopo quanto tempo il CBD cura la mia emicrania?
Nessun trattamento per l’emicrania è garantito per funzionare ma i cannabinoidi agiscono sul tuo sistema endocannabinoide e questo può richiedere tempo. La maggior parte degli studi sull’emicrania indicano tre mesi per vedere se un trattamento è efficace o meno.
Per questo motivo considerare lo stesso tempo per vedere se un estratto di canapa legale funziona, è quello che consigliano i ricercatori.

Tieni presente che alcune persone provano sollievo immediato, altre persone impiegano 3 mesi e alcuni purtroppo potrebbero non raggiungere mai il senso di benessere che cerca con il CBD.

Il CBD previene l’emicrania?
Il CBD si trova in alcuni ceppi di cannabis e canapa che le persone usano per alleviare l’emicrania, ma non ci sono conferme che un alto concentrato di cannabidiolo senza THC prevenga l’emicrania.
Comunque i ricercatori stanno ancora studiando gli effetti positivi del CBD della marijuana legale sul corpo umano e i risvolti che possono avere sulla prevenzione di cefalee ed emicranie.

 

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Il sistema endocannabinoide e il CBD
Grazie agli studi sempre più frequenti sulla marijuana e marijuana legale, con un occhio di riguardo maggiore per il cannabidiolo, è venuta alla luce una nuova teoria in cui i ricercatori spiegano che la carenza di endocannabinoidi potrebbe essere l’origine dell’emicrania.

I cannabinoidi come il CBD o il THC aumentano gli endocannabinoidi nel corpo e possono combattere l’emicrania aumentandone i livelli nell’organismo. Si pensa positivamente sulla sua efficacia poiché il corpo produce già questa sostanza naturalmente, comunque gli studi sono ancora in corso.

Quali sono i fattori scatenanti dell’emicrania?
Quasi tutti i fattori scatenanti dell’emicrania o cefalea tensiva sono riconducibili allo stress. Lo stress esaurisce gli endocannabinoidi.
Ciò suggerisce che più sei stressato e più CBD avrai bisogno per ripristinare i livelli di endocannabinoidi. Si raccomanda sempre di non esagerare e di aumentare il dosaggio solamente in caso di chiara necessità e su consiglio del medico.

Inoltre, non utilizzare lo stesso dosaggio di un tuo amico o conoscente per curare l’emicrania. Infatti, come ogni persona risponde al CBD in maniera differente, anche i livelli di endocannabinoidi nel tuo sistema variano da persona a persona.

La causa dell’emicrania influisce nel dosaggio di CBD?
Si, la causa dell’emicrania influisce sul dosaggio del CBD perché la patologia può derivare da diversi stati: stress e ansia.
In caso di cefalea ed emicranie dovute all’ansia, ci sono altri fattori da tenere in considerazioni e diversi metodi di cura e correlazione tra CBD ed ansia. In caso di ansia, l’olio di CBD può aiutarti ad eliminare totalmente i mal di testa, mentre nel caso di una lesione al collo, il CBD può alleviare il dolore.

Il dosaggio CBD da assumere dipenderà da quanto sono forti le emicranie e i dolori.

Come assumere il CBD per emicrania
Esistono diversi modi per assorbire il CBD:

  • Per inalazione
  • Per via orale (caramelle, capsule)
  • Per via sublinguale
  • Per via topica (crema)

Questo articolo si concentrerà sugli estratti di canapa legale che prendi per via sublinguale o orale, anche perché nelle altre forme il dosaggio è già concentrato e specifico, ma puoi leggere i pro e contro di ogni modalità di assunzione.
Infatti, trattare un dolore al collo con la crema di canapa per lenire i nervi associati all’emicrania, avrà una dose diversa di CBD rispetto a una dose sublinguale che prendi per aumentare i livelli totali di endocannabinoidi presenti nel corpo.

Come trovo il dosaggio di CBD giusto contro l’emicrania?
Trovare il dosaggio giusto per curare la propria emicrania non è facile e può richiedere settimane e in alcuni casi mesi.
Per prima cosa chiedi il parere del tuo medico.

Una regola valida per tutti è iniziare con una dose di estratto di canapa legale a basso contenuto di CBD, per poi aumentare se non si ottengono i risultati desiderati. Dosi eccessive di CBD in alcuni casi può portare ad un aumento dello stress, dell’infiammazione e dell’emicrania stessa, anche se è un avvenimento molto raro.

I ricercatori e i medici, consigliano di iniziare con una piccola dose, come 5 mg al giorno, e di aumentare quella dose di 5 mg ogni settimana fino a quando non ti senti meglio. Se noti qualcosa di insolito nel tuo corpo diminuisci il dosaggio e avverti il tuo medico.

Dopo quanto tempo il CBD cura la mia emicrania?
Nessun trattamento per l’emicrania è garantito per funzionare ma i cannabinoidi agiscono sul tuo sistema endocannabinoide e questo può richiedere tempo. La maggior parte degli studi sull’emicrania indicano tre mesi per vedere se un trattamento è efficace o meno.
Per questo motivo considerare lo stesso tempo per vedere se un estratto di canapa legale funziona, è quello che consigliano i ricercatori.

Tieni presente che alcune persone provano sollievo immediato, altre persone impiegano 3 mesi e alcuni purtroppo potrebbero non raggiungere mai il senso di benessere che cerca con il CBD.

Il CBD previene l’emicrania?
Il CBD si trova in alcuni ceppi di cannabis e canapa che le persone usano per alleviare l’emicrania, ma non ci sono conferme che un alto concentrato di cannabidiolo senza THC prevenga l’emicrania.
Comunque i ricercatori stanno ancora studiando gli effetti positivi del CBD della marijuana legale sul corpo umano e i risvolti che possono avere sulla prevenzione di cefalee ed emicranie.

 

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Stop emicrania! La cannabis light può essere una valida alleata. Scopri di più con Weedy Shop

Cosa devi sapere sul dosaggio CBD per emicrania
I ricercatori hanno trovato un problema nel sistema endocannabinoide dei malati di emicrania.
Il sistema endocannabinoide è un sistema naturale del corpo umano che controlla la tua salute generale che influisce molto sul benessere della persona.

I malati di emicrania cronica hanno un sistema endocannabinoide estremamente ridotto rispetto ad un’altra persona che non soffre di questo disturbo, quantificabile fino ad un 50% in meno.
La riduzione del sistema endocannabinoide può essere riconducibile anche ad un abuso dei farmaci che porta ad essere vittime di cefalea ed emicrania.

Il sistema endocannabinoide e il CBD
Grazie agli studi sempre più frequenti sulla marijuana e marijuana legale, con un occhio di riguardo maggiore per il cannabidiolo, è venuta alla luce una nuova teoria in cui i ricercatori spiegano che la carenza di endocannabinoidi potrebbe essere l’origine dell’emicrania.

I cannabinoidi come il CBD o il THC aumentano gli endocannabinoidi nel corpo e possono combattere l’emicrania aumentandone i livelli nell’organismo.
Si pensa positivamente sulla sua efficacia poiché il corpo produce già questa sostanza naturalmente, comunque gli studi sono ancora in corso.

Quali sono i fattori scatenanti dell’emicrania?
Quasi tutti i fattori scatenanti dell’emicrania o cefalea tensiva sono riconducibili allo stress.
Lo stress esaurisce gli endocannabinoidi.
Ciò suggerisce che più sei stressato e più CBD avrai bisogno per ripristinare i livelli di endocannabinoidi.
Si raccomanda sempre di non esagerare e di aumentare il dosaggio solamente in caso di chiara necessità e su consiglio del medico.

Inoltre, non utilizzare lo stesso dosaggio di un tuo amico o conoscente per curare l’emicrania.
Infatti, come ogni persona risponde al CBD in maniera differente, anche i livelli di endocannabinoidi nel tuo sistema variano da persona a persona.

La causa dell’emicrania influisce nel dosaggio di CBD?
Si, la causa dell’emicrania influisce sul dosaggio del CBD perché la patologia può derivare da diversi stati:

Stress
Ansia
In caso di cefalea ed emicranie dovute all’ansia, ci sono altri fattori da tenere in considerazioni e diversi metodi di cura e correlazione tra CBD ed ansia.
In caso di ansia, l’olio di CBD può aiutarti ad eliminare totalmente i mal di testa, mentre nel caso di una lesione al collo, il CBD può alleviare il dolore.

Il dosaggio CBD da assumere dipenderà da quanto sono forti le emicranie e i dolori.

Come assumere il CBD per emicrania
Esistono diversi modi per assorbire il CBD:

Per inalazione
Per via orale (caramelle, capsule)
Per via sublinguale
Per via topica (crema)
Questo articolo si concentrerà sugli estratti di canapa legale che prendi per via sublinguale o orale, anche perché nelle altre forme il dosaggio è già concentrato e specifico, ma puoi leggere i pro e contro di ogni modalità di assunzione.
Infatti, trattare un dolore al collo con la crema di canapa per lenire i nervi associati all’emicrania, avrà una dose diversa di CBD rispetto a una dose sublinguale che prendi per aumentare i livelli totali di endocannabinoidi presenti nel corpo.

Come trovo il dosaggio di CBD giusto contro l’emicrania?
Trovare il dosaggio giusto per curare la propria emicrania non è facile e può richiedere settimane e in alcuni casi mesi.
Per prima cosa chiedi il parere del tuo medico.

Una regola valida per tutti è iniziare con una dose di estratto di canapa legale a basso contenuto di CBD, per poi aumentare se non si ottengono i risultati desiderati.
Dosi eccessive di CBD in alcuni casi può portare ad un aumento dello stress, dell’infiammazione e dell’emicrania stessa, anche se è un avvenimento molto raro.

I ricercatori e i medici, consigliano di iniziare con una piccola dose, come 5 mg al giorno, e di aumentare quella dose di 5 mg ogni settimana fino a quando non ti senti meglio.
Se noti qualcosa di insolito nel tuo corpo diminuisci il dosaggio e avverti il tuo medico.

Dopo quanto tempo il CBD cura la mia emicrania?
Nessun trattamento per l’emicrania è garantito per funzionare ma i cannabinoidi agiscono sul tuo sistema endocannabinoide e questo può richiedere tempo.

La maggior parte degli studi sull’emicrania indicano tre mesi per vedere se un trattamento è efficace o meno.
Per questo motivo considerare lo stesso tempo per vedere se un estratto di canapa legale funziona, è quello che consigliano i ricercatori.

Tieni presente che alcune persone provano sollievo immediato, altre persone impiegano 3 mesi e alcuni purtroppo potrebbero non raggiungere mai il senso di benessere che cerca con il CBD.

Il CBD previene l’emicrania?
Il CBD si trova in alcuni ceppi di cannabis e canapa che le persone usano per alleviare l’emicrania, ma non ci sono conferme che un alto concentrato di cannabidiolo senza THC prevenga l’emicrania.
Comunque i ricercatori stanno ancora studiando gli effetti positivi del CBD della marijuana legale sul corpo umano e i risvolti che possono avere sulla prevenzione di cefalee ed emicranie.

 

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Contro il mal di testa, il cannabidiolo può svolgere un’importante azione terapeutica. Nel 2018, uno studio ha confermato i benefici terapeutici della cannabis o del cannabidiolo e le opzioni di trattamento associate per il mal di testa e l’emicrania.

La CBD colpisce il sistema della serotonina
Il CBD in combinazione con diverse concentrazioni di THC ha un’influenza significativa sul rilascio di serotonina nel corpo umano. Ciò è stato confermato da uno studio pubblicato nel 1995.

CBD è astringente
Alcuni tipi di cefalea sono associati alla dilatazione dei vasi sanguigni infiammati. Nella maggior parte dei casi, i farmaci astringenti – cioè quelli che restringono nuovamente i vasi sanguigni – vengono poi utilizzati per alleviare il dolore associato.

La cannabis ha un effetto astringente ed è quindi utilizzata con successo anche per le cefalee a grappolo.

La CBD aiuta con la nausea
Un sintomo diffuso e spiacevole tra le persone affette da emicrania è la nausea o addirittura il vomito. L’assunzione di prodotti CBD come l’olio CBD può aiutare a migliorare la nausea.

Come si usa la CBD per il mal di testa?
Se si soffre di attacchi di cefalea acuta e regolare o se questi attacchi diventano improvvisamente più frequenti, è necessario consultare un medico come primo passo.

Se i farmaci sono già in corso di assunzione per il trattamento, può avere senso combinarli con il principio attivo cannabidiolo.

Nella maggior parte dei casi, ai pazienti si raccomanda di prendere l’olio CBD perché viene assorbito rapidamente e direttamente nel sistema. L’olio CBD viene fatto gocciolare sopra o sotto la lingua e poi lasciato in bocca per 30-60 secondi in modo che possa essere assorbito dalla mucosa orale.

Gli studi dimostrano l’effetto della cannabis
Nel 2018 è stato condotto uno studio che ha confermato i vari benefici terapeutici della cannabis o dei cannabinoidi. Secondo questo studio, soprattutto nel trattamento del dolore, e quindi anche nel trattamento del mal di testa e dell’emicrania, sono stati registrati successi con il trattamento CBD.

Inoltre, questo studio dimostra la possibile associazione tra il disturbo emicranico e il sistema endocannabinoide.

La cosiddetta sindrome endocannabinoide non è associata solo all’emicrania, ma anche a malattie come la sclerosi multipla, la fibromialgia, la sindrome da stress post-traumatico e la sindrome dell’intestino irritabile.

Un altro studio italiano ha esaminato l’effetto del CBD e del THC sull’emicrania ed è stato presentato al 3° Congresso dell’Accademia Europea di Neurologia.

Ha studiato gli effetti dei cannabinoidi e del THC nel trattamento acuto e preventivo dell’emicrania. I risultati sono impressionanti, perché dopo tre mesi si è scoperto che i prodotti CBD-THC somministrati avevano lo stesso effetto dell’amitriptilina.

Il CBD e il THC hanno dimostrato di ridurre il dolore acuto dell’emicrania del 43,5% e di ridurre il verificarsi di ulteriori attacchi di emicrania del 40,4%.

Questo studio mostra anche chiaramente che la CBD può essere presa anche profilatticamente contro emicrania e mal di testa.

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