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Soffri d’insonnia? La cannabis light può aiutarti a dormire meglio, parola di Weedy Point

Soffri d’insonnia? La cannabis light può aiutarti a dormire meglio, parola di Weedy Point

Sempre più persone, secondo recenti studi di mercato, assumono CBD in varie forme per combattere l’insonnia e dormire meglio senza dover ricorrere a farmaci o ingredienti chimici.

Questa sostanza ricavata dalla canapa ha infatti proprietà calmanti e rilassanti che possono aiutare a riposare più profondamente anche in periodi di ansia e stress, che possono peggiorare notevolmente la qualità e la durata del sonno. Vediamo nel dettaglio perché l’assunzione di CBD può essere una valida alleata a notti insonni e poco riposanti.

Cos’è il CBD
Il CBD, o cannabidiolo, è un metabolita prodotto dalla canapa sativa privo di effetti psicoattivi, a differenza del più conosciuto THC. E’ la seconda sostanza più presente nella pianta di canapa, e sempre più persone iniziando ad usare prodotti a base di CBD per le sue proprietà rilassanti, antinfiammatorie e per il fatto che non crea assuefazione anche a dosi elevate; sempre più studi scientifici sembrano confermare le proprietà benefiche di questo metabolita, anche se occorre fare attenzione perché sul mercato si trovano in commercio oli o pastiglie con quantità non ben definite di principio attivo.

L’assunzione di CBD agisce sul sistema nervoso e su quello immunitario: il metabolita si lega ai recettori CB2 creando un effetto rilassante e antinfiammatorio con benefici per tutto l’organismo. È utile anche per sostenere le difese naturali del corpo da malanni di stagione e altri disturbi come ansia, vuoti di memoria e psicosi. La comunità scientifica sta studiando anche i suoi effetti su patologie gravi come epilessia e schizofrenia, con lo scopo di riuscire a produrre terapie più naturali e meno dannose rispetto a quelle farmacologiche attualmente sul mercato.

Cos’è l’insonnia
L’insonnia è un disturbo del sonno molto comune, tanto che in Italia sono quasi 9 milioni le persone che sperimentano sporadiche o costanti difficoltà a riposare bene. Secondo le definizioni mediche, è necessario avere due o più di questi sintomi:

difficoltà a prendere sonno
stanchezza mattutina
costante sonnolenza
mancanza di concentrazione
frequenti risvegli notturni

Le cause possono essere diverse: ansia, stress, assunzione di eccitanti come caffeina o una dieta che impegna eccessivamente il sistema digestivo. Sono disponibili sul mercato diversi farmaci per trattare efficacemente l’insonnia, anche se è ovviamente meglio rivolgersi verso una soluzione naturale e priva di effetti collaterali come il CBD.

Perché il CBD aiuta a dormire meglio
Il CBD ha un conclamato effetto rilassante, che può aiutare a lenire il dolore cronico, gli stati d’ansia e indurre al sonno. Si rivela quindi utilissimo per aiutare a dormire meglio, sostituendosi a farmaci o sonniferi che possono indurre dipendenza o alterare l’equilibrio chimico dell’organismo. Consigliamo di non assumere CBD insieme ad alcool o altre droghe, perché potrebbe vanificare o ridurne l’efficacia.

Se stai cercando di combattere l’insonnia con il CBD, ti consigliamo di iniziare con un dosaggio minimo per testarne gli effetti sul tuo corpo: anche se non provoca dipendenza o assuefazione, si tratta comunque di una sostanza che richiede attenzione e rispetto.

Come assumere CBD per sconfiggere l’insonnia
Esistono sul mercato diverse soluzioni per assumere CBD con il fine di dormire meglio: fra le più comuni troviamo pastiglie e olio di CBD: raccomandiamo di leggere sempre con attenzione le etichette, per sincerarsi della quantità di principio attivo presente nel prodotto.

È consigliabile iniziare ad assumere CBD in dosi moderate poche ore prima di coricarsi; in seguito, se lo si riterrà necessario, è possibile incrementare il dosaggio fino a raggiungere l’effetto desiderato. L’assunzione di CBD non provoca dipendenza o tolleranza nell’organismo, anche se può causare una leggera dipendenza “psicologica” che potrebbe provocare difficoltà a prendere sonno se si sospendesse immediatamente il trattamento.

Per questa ragione, è consigliabile non assumerlo quotidianamente, ma riservarlo per le giornate più “impegnative” o quando, per una ragione o per l’altra, si può prevedere che si avrà difficoltà a prendere sonno.

CBD e sonno: gli studi scientifici
La ricerca scientifica si sta dedicando sempre più a studiare gli effetti del CBD sull’organismo, anche se è fondamentale restare cauti data la moderata “novità” di questo metabolita della cannabis nell’ambito del consumo umano. Un recente studio sugli effetti della Cannabis sull’autismo pubblicato sulla celebre rivista Nature ha portato uno dei ricercatori coinvolti nella ricerca, il Dottor Lihi Bar-Lev Schleider, ad affermare che questo principio attivo ha “proprietà anti-infiammatorie comprovate”, risultando talvolta addirittura più efficace di alcune alternative chimiche.

Un altro studio, condotto nel 2018, ha preso in esame il rapporto fra canapa e insonnia di 409 soggetti con difficoltà a riposare: ben il 94% dei partecipanti alla ricerca si è dichiarato soddisfatto dei risultati ottenuti con l’assunzione di cannabis. Risultati incoraggianti dunque, anche se manca ancora ulteriore letteratura scientifica a supportare l’ipotesi.

 

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