BePop

Quando l’ansia diventa un problema

Quando l’ansia diventa un problema

Molti di noi, durante il corso della vita, hanno sperimentato l’esperienza di vivere uno stato d’ansia. Il Centro Mente Corpo ci spiega qualcosa in più in merito.

L’ansia e’ uno stato emotivo caratteristico dell’uomo ed è generata da un meccanismo psicologico di risposta allo stress. Questo svolge la funzione di anticipare la percezione di un eventuale pericolo prima ancora che quest’ultimo sia realmente sopraggiunto. L’ansia svolge pertanto innanzitutto una funzione protettiva nella nostra vita e si attiva quando una situazione viene percepita come pericolosa.  L’ansia, oltre ad essere un’emozione, è un potente meccanismo difensivo volto ad avvertirci di potenziali pericoli, presenti e non, così da mettere l’individuo nelle condizioni di affrontarli nel migliore dei modi e di salvaguardare così la propria incolumità psico-fisica.

I sintomi che ci indicano che siamo in presenza di uno stato d’ansia sono diversi e possono essere sia cognitivi che corporei:

Sintomi cognitivi:

  • difficoltà di concentrazione
  • difficoltà ad addormentarsi o ad avere un sonno sereno
  • sensazione di nervosismo
  • tendenza all’irritabilità
  • tendenza ad un atteggiamento apprensivo
  • risposte esagerate di allarme
  • paura di morire
  • paura di perdere il controllo e di non riuscire ad affrontare le situazioni

Sintomi corporei:

  • sensazione di soffocamento
  • tachicardia
  • sudorazione
  • nausea, diarrea o altri disturbi addominali
  • vampate di calore, o brividi
  • tremori
  • vertigini
  • tensioni muscolari
  • agitazione motoria

Quando l’attivazione dell’ansia è eccessiva, ingiustificata o sproporzionata rispetto alle reali situazioni, siamo di fronte ad un disturbo d’ansia, che può complicare notevolmente la vita di una persona e renderla incapace di affrontare anche le più comuni situazioni.

Esistono due condizioni in cui l’ansia diventa patologica:

  1. Quando la risposta ansiosa e’ esagerata e disfunzionale rispetto agli stimoli che l’hanno indotta e l’individuo ne e’ consapevole. Lo stato ansioso si manifesta in maniera costante, disturbando la persona durante tutto l’arco della giornata con i sintomi già descritti. Potremmo definire l’ansia patologica come una risposta ansiosa “sproporzionata” rispetto alla “reale” pericolosità dell’oggetto che la scatena, pericolosità ovviamente stabilita in termini soggettivi.
  2. Quando lo stato ansioso compare in assenza di uno stimolo scatenante.

Assumere la consapevolezza di trovarsi davanti a una situazione di ansia patologica è il primo passo per poterla affrontare

Chi si rivolge allo psicologo per affrontare problemi di ansia e panico molte volte ha già alle sue spalle un iter medico travagliato, fatto da iniziali richieste di aiuto nei centri di pronto soccorso, per poi approdare alla consulenza di neurologi e cardiologi.

L’unico modo per risolvere alla radice l’ ansia patologica è quello dell’intervento psicologico che, per sua natura, mira all’individuazione e alla rimozione definitiva delle cause reali del disturbo. Se infatti decidiamo di intraprendere esclusivamente un percorso psicofarmacologico, sarà chiara la riduzione della sintomatologia, ma con un effetto temporaneo (legato cioè al tempo di assunzione del farmaco) e non vi sarà individuazione né rimozione della causa primigenia dell’ansia. Se invece all’intervento farmacologico viene abbinato quello di tipo psicologico, ecco che, agendo sull’insieme dei sintomi, è possibile proseguire con maggiore facilità alla scoperta e risoluzione dell’eziologia dell’ansia.

Il problema fondamentale che per anni ha allontanato dall’ambito della psicologia le persone interessate ad una maggiore conoscenza di sé, finalizzata al cambiamento, è il fatto di considerarla esclusivamente affine all’area di intervento medico-psichiatrica, con l’effetto di una “medicalizzazione” della psicologia: l’ansia per anni è stata soltanto un disturbo da curare.

In realtà c’è un lavoro differente che va fatto sull’individuo in termini di psicoeducazione, prevenzione, promozione del benessere e soprattutto di attivazione delle risorse.

Un intervento combinato con una psicoterapia, in particolar modo con la terapia cognitivo comportamentale, consente attraverso la concettualizzazione cognitiva, di individuare fattori predisponenti, scatenanti e di mantenimento.

l Centro Mente Corpo è in via G. Matteotti 59, a Grottammare.

Contatti: Dott. Marco Forti: 340/3496867, Dott.ssa Marilena De Angelis: 347/0632444

Sito web: www.psicologosanbenedettodeltronto.it